(SA) - Si parla tanto di incentivare il rientro dei cosiddetti cervelli in fuga, ma anche di chi vorrebbe spontaneamente decidere di ritornare in Italia, ma le norme previste dal governo evidentemente nn sono tali da incoraggiare tale rientro. Ma vediamo intanto quanti sono gli italiani espatriati nel primo ventennio del secolo in corso. In base ai dati che ci comunica l’ISTAT, dal 2002 al 2021 hanno lasciato l’Italia circa 1 milione e 400.000 italiani,
In un'intervista a Politico, l'ex premier - incaricato di redigere un rapporto sullo stato di salute del mercato Ue - ha dichiarato che oltre alla libertà di movimento è ora di aggiungere la "libertà di restare" nei propri Paesi d'origine. Romania, Polonia e Italia i Paesi membri da cui emigrano più giovani di Simone - De La Feld @SimoneDeLaFeld1
05 Gen 2024 - Presidenza della Regione: Con decreto firmato dall’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano, è stato approvato il Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l'anno 2024/2025, che prevede una riduzione di 75 istituzioni scolastiche in tutta l'Isola, puntando sulla “verticalizzazione” delle direzioni didattiche (primarie)
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE MATTARELLA NEL 40° ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DI GIUSEPPE FAVA
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Sono trascorsi quarant’anni dal vile assassinio per mano mafiosa di Giuseppe Fava, giornalista che ha messo la sua passione civile al servizio della gente e della Sicilia,
F.A.Q. - ONLINE LA NUOVA SEZIONE INFORMATIVA DEL PORTALE INTEGRAZIONE MIGRANTI
Le risposte alle domande più frequenti su come vivere e lavorare in Italia Come si entra in Italia per lavorare? E per studiare? Che cos’è il decreto flussi? Quali sono i diritti dei lavoratori stranieri in Italia? Come ci si cura nel nostro Paese? Cosa si intende per sfruttamento lavorativo?
L’approssimarsi delle feste di fine anno, ci mette davanti ad una situazione che richiede una riflessione profonda su dove va questo mondo che ci lascia il 2023. Un mondo dove imperano guerre come quella in Ucraina ed in medio oriente, dove pseudo rivoluzioni impongono la dittatura dell’uomo forte a danno di popolazioni privati dai diritti umani più essenziali fino ad arrivare al diritto alla vita.
Questo 2023 ci lascia, carico di inquietudini e sofferenza: alla guerra in Ucraina si è aggiunta quella in Medio Oriente, in un mondo sempre più contrassegnato da conflitti locali che danno purtroppo sostanza a quella che Papa Francesco ha già definito come "la terza guerra mondiale a pezzetti". Anche per questo l'anno che arriva si carica di speranze e aspettative forse superiori a quelle che solitamente accompagnano questo passaggio cronologico.