DIONISIO I, IL VECCHIO Dionisio prese il potere per gradi e regnò su tutto il territorio della Sicilia fino a Solunto estendendo la sua potente influenza fino al golfo di Taranto ed arrivando a penetrare anche in territorio etrusco; attaccò e distrusse infatti il porto di Pyrgi (oggi Santa Severa) e saccheggiò Cerveteri nella campagna del 384 a.C. Già nel 404 a.C. aveva denunciato il trattato con Cartagine iniziando col sottomettere diverse colonie sicule e spingendosi fino ad Enna.
Pubblichiamo “Si terra d’oleandri e gelsuminuâ€, una poesia in siciliano sulla nostra amata isola tratta dal libro “Stiddi a primaveraâ€, Target Editrice Enna, 1997. L’autrice è Geppina Macaluso, una poetessa molto conosciuta e apprezzata per la bellezza delle sue liriche. Alcune sue composizioni possono essere ascoltate su You Tube.
La storia della Sicilia greca (in greco Σικελία) si fa risalire convenzionalmente alla fondazione della prima colonia, quella di Zancle, fondata da coloni calcidesi nel 756 a.C. Con questo fatto la Sicilia entrò a pieno titolo nella storia del Mediterraneo greco. Negli anni seguenti si susseguirono gli insediamenti di coloni che posero le basi della storia della Sicilia dei secoli successivi determinandone la lingua, la cultura e l'arte.
IL PERIODO DEMOCRATICO (466-405 A.C.) I resoconti di Diodoro Siculo presentano un quadro fosco degli ultimi tiranni: sia Trasibulo di Siracusa, succeduto a Ierone a Siracusa, che Trasideo ad Akragas vengono definiti "violenti e assassini". Sarà infatti la loro dispotica crudeltà a spingere alle rivolte che metteranno fine al primo periodo della Tirannia in Sicilia. Secondo Aristotele tuttavia, furono soprattutto le lotte all'interno delle famiglie a determinare la caduta delle tirannidi.