ARBITRIU
Castelvetrano, zona ricchissima di grano aveva nel suo territorio numerosi mulini, tra cui 14 mulini ad acqua soltanto lungo sul fiume Modione e numerosi pastifici.
I Siciliani appartenenti alla scomparsa civiltà contadina, erano molto religiosi; se ne trova conferma nella letteratura e nei proverbi dialettali, ma anche nella stessa vita reale dei campi. In quegli anni il duro lavoro nei campi era eseguito tutto a forza di braccia.
Il patrimonio folcloristico culturale di Castelvetrano è ricco di numerose e caratteristiche rappresentazioni sceniche a carattere sacro. Il Ferrigno così afferma: << Così scaturiscono gli spettacoli come la nascita di Gesù Bambino, la passione di nostro Signore Gesù Cristo,
La Sicilia, la terra dove siamo nati e dove sono ancorate le nostre radici, è una terra meravigliosa perché ricca di cultura, di bellezze naturalistiche, paesaggistiche ed artistiche, spesso sconosciute da noi stessi siciliani.
LU TIANU E LI SFINCI DI SAN GIUSEPPI A CASTELVETRANO
-Si tratta di un piatto di tradizione castelvetranese, almeno per gli ingredienti usati. In tutte le famiglie, in occasione di questa eccezionale ricorrenza è rimasta la consuetudine di mangiare “lu tianu di San Giuseppi”.
Le feste religiose, nei tempi passati rappresentavano l'unico divertimento popolare esistente; infatti, si viveva sempre nell'attesa di esse per pura fede religiosa, ma anche per vestirsi con l’abito della festa,
L’ARTARU DI SAN GIUSEPPI, I SIMBOLI E LA SACRALITA’ DEL PANE
Secondo la tradizione castelvetranese, chi ha fatto un “voto” a San Giuseppe, a grazia ottenuta, oltre alla “cena” (tavolata), che spiego in altro articolo, deve preparare “l’Altare di San Giuseppe”, (foto accanto)