(Cunnutta da condurre = il giro delle verginelle) Quando ero bambino, a Castelvetrano (anni ’50) la mattina della festa del Santo, vedevo passare in processione: "Don Mariddu lu tammurinaru" (Mario Pompei), che si dava da fare a percuotere il tamburo con i mazzuoli per attirare l'attenzione della gente.
LA FEDE PER SAN GIUSEPPE A CASTELVETRANO
Le feste religiose, nei tempi passati rappresentavano l'unico divertimento popolare esistente; infatti, si viveva sempre nell'attesa di esse per pura fede religiosa, ma anche per vestirsi con l’abito della festa,
Visto che siamo già a Carnevale, dove è ammesso violare ogni regola comportamentale, compresa la comune decenza, ne approfitto per parlare di un argomento importante, dalle radici antichissime collegato ai riti dionisiaci e alle orge dionisiache,
LA FEDE PER SAN GIUSEPPE A CASTELVETRANO
Le feste religiose, nei tempi passati rappresentavano l'unico divertimento popolare esistente; infatti, si viveva sempre nell'attesa di esse per pura fede religiosa,
La globalizzazione sta livellando la cultura di tutti i popoli della Terra, annullando a poco a poco tutte la tradizioni popolari locali, dove si trova la sintesi della storia, della lingua e della civiltà millenaria di una nazione.
LA SACRALITA’ DEL PANE
Per la Sicilia di una volta, il grano rappresentava tutta la ricchezza di una famiglia contadina; si lavorava un intero anno, per portare a casa la provvista alimentare per il prossimo anno, pertanto era l'alimento direi unico per sopravvivere.
Sarà la consapevolezza del tempo crudele che vola via, sarà la nostalgia del passato, ma gli anni della giovinezza, con il passare del tempo, ritornano alla propria mente, con maggiore insistenza. Per la nostra civiltà del benessere e del consumismo, gli usi e i costumi della passata civiltà contadina,