dalla redazione di Radio MIR - Come si diventa cittadini del mondo? Forse posta così la domanda sul profilo della rappresentanza politica, e quindi istituzionale, della nazione migrante, italiani compresi, assume un retrogusto ideologico. Ma nella trasmissione “Il mondo alle 7” del 23 gennaio 2022 Radio Mir ha toccato con mano una realtà abbastanza paradossale.

Numerose e controverse sono le regole che governi nazionali e istituzioni internazionali stanno introducendo in questi ultimi anni per gestire il fenomeno dello “smart working” e le sue implicazioni giuridiche e fiscali per i lavoratori che si spostano tra i vari Paesi. Permane ancora un manifesto e vasto vuoto normativo:

“È per me motivo di soddisfazione aver avviato in Commissione Affari Esteri l’iter di ratifica dell’Accordo tra l'Italia e il Canada in materia di mobilità giovanile. La piena operatività dell’Accordo contribuirà a rafforzare le già ottime relazioni tra i nostri Paesi,

Roma - Dopo le elezioni dei nuovi Comites – i Comitati per gli italiani nel mondo – tocca al Consiglio generale degli italiani nel mondo rinnovare, entro il 23 aprile, il proprio organismo di rappresentanza. Sono eletti all’estero 43 Consiglieri del CGIE su un totale di 63 componenti (20 sono di nomina governativa)

Grazie ai tanti italiani nel mondo per il loro contributo, il saluto ai nostri connazionali del Presidente Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha tenuto il suo discorso di insediamento alle Camere riunite. Un discorso dettagliato e non retorico.

Sono diverse le misure fiscali e previdenziali introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022 che interessano, direttamente e indirettamente, gli italiani i quali vivono all’estero. Credo sia opportuno cercare di riassumerle per contribuire a fornire un utile quadro informativo ai nostri connazionali.

“Governo e Parlamento intervengano per riequilibrare le presenze nel CGIE in base a valutazioni legate non soltanto alla cittadinanza, ma anche alle realtà delle collettività nel loro rapporto con l’Italia, recuperando aree geografiche e Paesi esclusi”

NEW YORK – Signor Presidente, desidero ringraziarLa dal profondo del cuore per aver accettato