Moratoria delle sanzioni e delle espulsioni a partire dal 9 agosto. Dal 16 ottobre pene fino a 4 anni e 6 mesi ai datori di lavoro che occupano gli irregolari. Pubblicato in G.U. il d.lgs. n. 109. Esclusi dall’emersione i datori di lavoro stranieri privi di carta di soggiorno. Procedura particolarmente onerosa (1.000 euro a lavoratore più la regolarizzazione delle somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale pari ad almeno sei mesi)
Firenze – A quattro mesi dall’attentato. La Toscana, ha ricordato il presidente Rossi, riconosce un contributo alle famiglie delle vittime del lavoro e â€queste persone sono morte sul lavoro, e dunque noi daremo alle famglie dei due uccisi e del ferito grave un contributo. Nella nostra regione ci sono interi comparti produttivi che vanno avanti grazie ai lavoratori senegalesiâ€
Resosi conto che l’Inps nella sua circolare n. 35 del 14 marzo 2012 aveva dato una interpretazione lacunosa o comunque insufficiente (vedere il punto 8) in merito al rapporto tra la riforma pensionistica e la norma che disciplina le pensioni degli immigrati che rimpatriano, l’On. Gino Bucchino ha interrogato il Ministro del Lavoro Elsa Fornero per sollecitare urgenti e importanti chiarimenti. Ma cosa ha scritto l’Inps (o meglio non ha scritto) e cosa va chiarito?
Immigrati molto presenti anche nel mercato degli affitti in nero. Oltre 22,5 miliardi di euro è il valore del lavoro sommerso degli immigrati, una cifra quasi equamente distribuita tra lavoratori con permesso di soggiorno e senza alcun contratto (12 miliardi di euro) e lavoratori irregolari anche ai fini della presenza in Italia (10,5 miliardi).
Le regioni del centro Italia offrono agli stranieri le migliori condizioni di inserimento socio-occupazionale e il piu’ alto indice potenziale di integrazione. In cima alla classifica il Friuli Venezia Giulia (con un valore dell’indice di 70,6 su scala 1 a 100), la Toscana (66,0) e l’Umbria (65,7). Seguono il Veneto (63,3), l’Emilia Romagna (63,1) e il Trentino Alto Adige (62,1).
Pesantissime accuse al nostro Paese arrivano dal rapporto del Consiglio d’Europa su una delle tante tragedie dell’immigrazione, la morte di 63 persone nel Mediterraneo nel marzo del 2011. “L’Italia, come primo Stato ad aver ricevuto la chiamata di aiuto e sapendo che la Libia non poteva ottemperare ai propri obblighi, avrebbe dovuto assumere la responsabilità del coordinamento delle operazioni di soccorsoâ€,
(SA) - Non V’è dubbio che in questo momento di grande indecisione, in assenza di una politica del governo tutto teso a cercare come salvare il cavaliere dai suoi processi, in questo momenti in cui spesso insorgono conflitti tra istituzioni, avere un garante come il Presidente Giorgio Napolitano è stato ed è motivo di garanzie per il rispetto della costituzione