(di Rodolfo Ricci) -  Va dato atto agli onorevoli Gino Bucchino e Franco Narducci di essere puntualmente intervenuti sulla vicenda dei pensionati italiani rientrati dalla Svizzera ai quali l’INPS ha ridotto di due terzi la pensione cui avrebbero avuto diritto restando oltre confine. In assenza di commenti ad una nostra nota del 29 maggio scorso, avevamo ritenuto utile riproporre la questione,

L’On. Gino Bucchinoritiene opportuno e necessario, vista la disinformazione e la confusione che regna in merito a questa vicenda, informare i soggetti interessati sul recente esito dei ricorsi contro lo Stato italiano presentati da alcuni pensionati alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo relativi al calcolo delle pensioni degli italiani emigrati in Svizzera i quali hanno trasferito in Italia i contributi versati nella Confederazione elvetica.

Il suo modo, sempre cordiale, sempre calmo. Una serenità che sebbene abbia l’immagine di un costante equilibrio, non smette, nemmeno un’attimo, di dimostrare di essere un’uomo combattivo. Approfittandolo in uno spazio tranquillo, senza il rumore delle conferenze, delle camere fotografiche, sottratti della velocità che cerca il giornalismo per ottenere risposte che ne hanno bisogno di una riflessione, in queste circostanze abbiamo potuto godere di un Fabio Porta profondo,

Presentato a Roma il “Rapporto Italiani nel Mondo 2011” della Fondazione Migrantes “Italia 1861-2011: 150 anni di unità e di emigrazione”. Così si può sintetizzare il VI rapporto della Fondazione Migrantes sull’emigrazione, un’opera ricca di dati statistici e di notizie storiche.

Il Governo risponde all’interrogazione sui ritardi nell’iscrizione all’AIRE.

In relazione ai ritardi che si registrano nell’iscrizione all’Anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero, l’On. Fedi, sollecitato anche dalle numerose richieste di molti connazionali, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno chiedendo, tra l’altro,

“Numerose università australiane, con le quali il nostro Paese ha stabilito negli anni proficui rapporti di collaborazione, anche con la presenza di «lettori», sono nel mirino del Ministero degli Affari esteri e delle politiche di ridimensionamento dell’investimento in campo culturale. Nel corso degli anni, la presenza di lettori a livello universitario ha consentito un collegamento immediato

Ho trentatré anni e sono una precaria. A chi mi domanda se abbia o meno un pubblico impiego o un lavoro sicuro rispondo: Arrabatto tra i lavori più disparati, vivo ancora con i miei genitori e non so quale futuro potrò offrire a me e a mia figlia. Una condizione la mia diventata comune a tanti, paradossalmente normale quando il confronto con i tanti giovani precari o inoccupati